Hina-matsuri

L’Hina-matsuri 雛祭り, nota anche come “Festa delle bambole” è una ricorrenza giapponese che cade il 3 marzo, cioè il terzo giorno del terzo mese. Le hina sono delle bambole che vengono regalate alle bambine e tramandate di generazione in generazione dalle donne di famiglia. Esse vengono utilizzate come giocattolo soltanto durante lo hina matsuri, per il resto dell’anno esse sono riposte in scatole di legno. Proprio per l’importanza che assume questa celebrazione per mamme e figlie, viene denominata anche “Festa delle bambine”. Per l’occasione tutte le bambine indossano i kimono tradizionali dalle lunghe maniche e ricevono regali dai loro genitori e parenti. Inoltre, si recano a pregare al tempio più vicino alla propria casa, accompagnate dai genitori. In questa ricorrenza in cui si prega per la crescita felice e sana delle bambine, si cela anche il voler allontanare gli spiriti malvagi dalla propria famiglia. La festa delle bambole è molto importante per il Giappone ed oltre ad essere un giorno in cui si infonde speranza e si augura un futuro radioso alle proprie figlie, rappresenta per i giapponesi un momento di gioia, e felicità da trascorrere con la famiglia.

Hina-matsuri era tradizionalmente nota come “Momo no Sekku” o “La festa del pesco”, poiché storicamente si svolgeva dopo l’inverno, quando in Giappone fioriscono i peschi, simbolo di un matrimonio felice. Quando il Giappone ha adottato il calendario gregoriano ha cambiato il nome alla festività, sebbene il nome Momo no Sekku rimane ancora oggi molto popolare.

Storia

Questa celebrazione risale all’incirca alla metà del VII secolo ed era fondato sulla credenza che le bambole avessero il potere di contenere gli spiriti malvagi e le malattie corporali. Essa trae le sue radici dall’antico cerimoniale dell’hina-nagashi 雛流し – letteralmente “bambola fluttuante” – durante il quale alcune bambole di paglia venivano posate lungo il corso di un fiume affinché portassero via con sé gli spiriti maligni ed i cattivi auguri.

Poiché le bambole finivano spesso nelle reti dei pescatori, venivano recuperate e poi bruciate nel tempio anziché essere lasciate libere di andare verso il mare. L’usanza è ancora praticata in diverse zone del Giappone.

Le bambole tradizionali

Il set di bambole, che rappresentano la corte imperiale del periodo Heian, è composto da quindici pezzi che rappresentano un “matrimonio imperiale”. Vengono disposte su una piattaforma a gradini detta hina dan 雛壇 coperta da un telo rosso con una striscia arcobaleno in fondo che prende il nome di hi-mōsen, mentre il set delle bambole decorative viene detto hina-ningyō.

Le esposizioni vengono allestite già a partire dal mese di febbraio, per poi essere tolte la sera del 3 marzo, perché secondo la tradizione lasciarle oltre il 4 marzo porterebbe ad un matrimonio molto tardivo per le proprie figlie femmine. Questa è una superstizione iniziata nel periodo Showa, che in realtà aveva lo scopo di incoraggiare le ragazze a prendere l’abitudine di riordinare. Un’altra superstizione, ben più macabra, sostiene che se le bambole non vengono tirate fuori in tempo (una settimana prima dello Hina Matsuri) la proprietaria negli anni perderà la vista. Anche questa diceria era nata come incoraggiamento per le bambine ad allestire le bambole per l’occasione. 

La piattaforma è costituita da sette gradini. Nel gradino più alto si colloca il Dairibina 内裏雛, la coppia di bambole che rappresentano l’Imperatore e l’Imperatrice. Solitamente dietro di loro viene posto un piccolo paravento dorato. Tra le due bambole sono posti due vasi con dei fiori, mentre ai lati esterni vi sono due lampade bonbori.

La collocazione del Dairibina dipende dalla zona di provenienza o dalla tradizione della famiglia: nel Kansai – l’area di Osaka e Kyoto – l’Imperatore si trova a sinistra e l’Imperatrice alla sua destra, dal punto di vista delle bambole, mentre nel Kanto – l’area di Tokyo e dintorni – vengono collocate nel senso opposto.

Sul secondo gradino, sotto la coppia imperiale, siedono le San-nin kanjo 三人官女, ovvero letre dame di corte; tra loro due piccoli tavolini rotondi detti takatsuki 高杯 su cui vengono posti dei dolci di stagione.

Nel terzo gradino si trovano cinque musicisti detti

Go-nin bayashi 五人囃子, posizionati, per chi guarda, da sinistra verso destra:

1° seduto – un suonatore di un piccolo tamburo detto taiko 太鼓,

2° in piedi – un suonatore con un grande tamburo a clessidra, l’ootsuzumi 大皮鼓,

3° in piedi – un suonatore di kotsuzumi 小鼓, piccolo tamburo a clessidra,

4° seduto – un suonatore di flauto detto fue 笛,

5° seduto – un cantante chiamato sensu 扇 (ventaglio).

Sul quarto gradino compaiono due ministri, il giovane Ministro di Destra – Udaijin 右大 – ed il più anziano Ministro di Sinistra – Sadaijin 左大臣.

A volte sono dotati di arco e frecce. Tra i ministri viene posto un tortino di riso, mentre su ciascuno dei lati viene collocato un kakebanzen 掛盤膳 – tavolino per appoggiare le ciotole.

Sul quinto gradino siedono tre Shichō 仕丁 (aiutanti), o Eji 衛士 (protettori), con tre differenti espressioni: una che ride, una arrabbiata e una che piange. Proteggono l’imperatore e l’imperatrice e portano in mano un rastrello, una paletta e una scopa. I tre protettori sono affiancati ai lati da un albero di mandarino in miniatura a sinistra e uno di ciliegio a destra.

Nel sesto gradino ci sono gli oggetti che la corte usa all’interno del palazzo.

Nel settimo gradino gli oggetti che usa quando è lontana dal palazzo.

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