
Questo è uno kokeshi tradizionale in stile Yamagata. È uno kokeshi antico: la scritta sotto la base fa corrispondere l’anno di creazione al 1948. Creato con un legno pregiato ha il merito di essere alto 45 cm per oltre 2 chili di peso.
Ancora più meritevole da sottolineare è la patina che il tempo ha donato a questa bambola; corpo e testa hanno sviluppato uniformemente un color bruno molto piacevole alla vista. La decorazione sul corpo è quasi totalmente scomparsa, lasciando dei leggeri segni sbiaditi del disegno floreale originale. Invece rimangono ben visibili i contorni del viso (occhi, sopracciglia, bocca, frangia e ciuffi laterali di capelli) creati con inchiostro nero sumi-e. I nastri rossi che adornavano la testa sono quasi totalmente scoloriti, lasciando dei segni biancastri.
Lo sguardo è semplice con occhi che osservano diretti di fronte a lui, come se cercasse di capire chi ha difronte, ma senza il voler giudicare. Ciò dona carattere e spessore al kokeshi e lo pone dentro ad un alone di mistero, come se quello sguardo giungesse da molto lontano nel tempo.
Sotto la base vi è una scritta in caratteri giapponese:
昭和二十三年 十二月 三十一日 嫁入 もも子
la cui traduzione è la seguente:
“Showa 23 – dicembre – 31 – Matrimonio – Momoko”
Showa 23 corrisponde all’anno 1948.
Questa frase indica che il kokeshi è stato un regalo per celebrare il matrimonio di Momoko, la sposa.
Questo fa riflettere alla posizione che il kokeshi si è conquistato culturalmente nella famiglia giapponese.
Una storia da percepire
Nella mia ricerca di kokeshi per la mia collezione mi sono imbattuto in kokeshi di 60 anni che mostravano colori e disegni originali ancor in un ottimo stato di conservazione, come se non avessero vissuto tutti quegli anni alla luce del giorno, principale fattore al deterioramento dei colori usati nel creare disegni sui kokeshi.
Il kokeshi di “Momoko” invece ci racconta un’altra storia. Lo scolorimento dei colori e la patina scura che ha ricoperto tutta la superficie del kokeshi dimostra che per moltissimi anni il nostro protagonista è stato esposto alla luce.
Ma per avere una base da cui estrarre la storia che questo kokeshi racchiude in sé ho chiesto aiuto a Mr. Keiichi, il titolare di “ktokhokkaido”, il sito web dove ho comprato il kokeshi. La sua risposta è stata sorprendente.
Ciao Oscar,
- La parola chiave 嫁入 (Yomeiri) esprime varie situazioni.
La situazione è diversa a seconda della regione e dell’epoca.
Nemmeno io conosco i dettagli. Perché sono cresciuto in una famiglia poco legata alle tradizioni.
嫁入 (Yomeiri) significa diventare una sposa e andare a casa di tuo marito.
嫁(Yome) = 女(Onna)(Donna) + 家(Ie)(Casa)
Questa è la composizione del kanji “嫁”. - In questo caso, ho pensato che もも子(Momoko) fosse la chiave dell’analisi.
In giapponese, quando chiamiamo qualcuno per nome, aggiungiamo un titolo come “San” o “Sama” dopo il nome. Se non si aggiunge questo, è quasi sempre nel caso di parenti stretti. - In Giappone, quando una sposa si sposa, porta le masserizie a casa del marito.
I genitori della sposa preparano gli articoli per la casa.
Gli articoli per la casa chiamati Yomeiri-dogu (嫁入道具).
Yomeiri-dogu è la merce per la casa che una donna prepara e porta con sé quando si sposa in modo da non avere problemi nella sua vita coniugale. In passato, le doti tipiche includevano “mobili da sposa”, “futon da sposa” e “kimono”.
Penso che questa bambola kokeshi fosse uno degli articoli per la casa.
Penso che nel dopoguerra, in un periodo in cui c’era poca ricchezza materiale, i genitori probabilmente la diedero alla figlia (Momoko), augurandole felicità. - È Momoko, non Momoko-san.
Questo è il modo in cui i genitori chiamano la loro figlia e lo hanno scritto in fondo a questa bambola kokeshi.
Se qualcun altro ha scritto questo, dovrebbe essere Momoko-san o Momoko-sama o altri, non solo Momoko.
Questo è tutto, ma non esitate a fare qualsiasi domanda.Mr. Keiichi
Mr. Keiichi
Alla conclusione di questa analisi posso dire di avere una storia da raccontare.
“Il kokeshi è un regalo dei genitori alla figlia Momoko per il suo matrimonio, un modo per augurarle felicità e prosperità nella sua nuova vita. L’abbandono della casa ove finora aveva vissuto per iniziare un nuovo tragitto nella casa che ha scelto di dividere con il suo sposo.”
Come regalo dei suoi genitori Momoko san non ha mai voluto seperarsi dall’oggetto che per lei le ricordava la sua casa natale, gli anni della giovinezza. Questo kokeshi è stato testimone della nuova vita di Momoko, delle gioie e dei dolori di una vita, per un lungo periodo iniziato il 31 dicembre 1948.
Al pensiero di questa storia mi rende triste sapendo che l’amato kokeshi è giunto fino a me. Penso che esso avrebbe dovuto continuare a regalare felicità alla progenie di Momoko, ma sfortunatamente i valori cambiano e le cose amate diventano oggetti qualsiasi.
Ultima riflessione: sotto la base al centro con uno scalpello curvo è stato raschiato del legno. Di solito in quel punto il falegname pone la sua firma; credo che il papà della sposa lo abbia tolto per non inquinare con nomi estranei la dichiarazione di amore eterno dei genitori verso la figlia Momoko.
Oscar